Questa nuova versione del sito intende celebrare gli oltre dieci anni di apertura del bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli. Fu infatti nel settembre del 2011 che la struttura venne inaugurata. Dodici anni che hanno visto tante persone visitarla, sostarvi, pernottare e, ne siamo certi, apprezzare la sua umile ma intrigante bellezza.
Gli anniversari costringono in qualche modo a voltarsi indietro, richiamando alla mente i momenti più significativi che hanno ritmato lo scorrere del tempo: momenti di felicità e di dolore, di entusiasmo e sconforto, di successo e delusione, di speranza e disperazione, come pretende la vita. Contrastanti emozioni che svelano il senso dell’esistere e che il potere evocativo delle immagini aiuta a fissare.
I contenuti che man mano saranno qui pubblicati hanno come protagoniste le persone. Sono le persone che rendono vive le cose, che danno loro un’anima. Sono i loro volti a testimoniare lo scorrere del tempo. Sono i nuovi nati e chi ci lascia per incontrare il mistero del dopo vita a ricordarci che tutto si rinnova…e la nostra provvisorietà.
Il fare memoria del passato vuole anche essere un invito a rinnovare i significati di questa opera che gli amici di Aldo e Sergio hanno voluto realizzare in loro ricordo. Tra i tanti significati ve n’è uno che forse li riassume un po’ tutti: l’accoglienza. Il bivacco è sempre aperto, pronto a dare riparo e ristoro, senza pregiudizi, senza incertezze, senza distinzioni, senza preclusioni di sorta. Con un salto di scala il pensiero va alle migliaia e migliaia di profughi che bussano alle nostre porte, in fuga da guerre, violenze, sfruttamenti e miserie, di cui non hanno responsabilità. Se non vogliamo smarrire la nostra umanità, sprofondando in abissi oscuri, dobbiamo trasformare i nostri paesi in bivacchi, consapevoli che tutti, in qualche misura, siamo profughi e bisognosi di accoglienza.
Salire al bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli è allora un’occasione per riflettere su questo fondamentale valore, oltre che esperienza di incontro e di amicizia, di immersione nell’armonia della natura, nella bellezza delle montagne, nel silenzio e nella ricerca spirituale. L’auspicio è che possa aiutarci a ritrovare quella pace interiore e quegli slanci esistenziali che, oggi, una società piegata al consumo e alla ricerca del benessere materiale sembra negare.
Un doveroso grazie a chi, con passione e dedizione, mantiene questo piccolo angolo di paradiso.